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PREGHIERE

CORONCINA DI SANTA VERONICA GIULIANI

Si usi la Corona del Santo Rosario

Al posto del « Pater»:

- Eterno Padre, io ti offro il Preziosissimo Sangue e Acqua scaturiti dalla ferita del Sacratissimo Cuore del Tuo Figlio in espiazione dei nostri peccati e per le necessità di tutta la Santa Chiesa. 

 

Al posto dell'«Ave Maria»:

- Aprimi il Tuo Cuore affinché io entri in Te da quella porta e diventi una cosa sola con Te.

 

Al posto del «Gloria»:

- Dolce Cuore di Maria sii la Nostra Guida alla luce del Volto di Cristo.

 

LITANIE A SANTA VERONICA GIULIANI

Kyrie, eleison

Christe, eleison

Kyrie, eleison

Signore Gesù Cristo, ascoltaci

Signore Gesù Cristo, esaudiscici

Padre del cielo che sei Dio, abbi pietà di noi

Figlio Redentore del mondo che sei Dio, abbi pietà di noi

Spirito Santo Dio, abbi pietà di noi

Trinità Santa unico Dio, abbi pietà di noi

Maria Santissima Immacolata, intercedi per noi

Maria SS.ma patrona dell'Ordine Francescano, intercedi per noi

Serafico Padre san Francesco, intercedi per noi

Santa Madre Chiara, intercedi per noi

Santa Veronica, intercedi per noi

Immagine autentica di Gesù, intercedi per noi

Insignita delle piaghe di Gesù, intercedi per noi

Figlia prediletta della Madonna, intercedi per noi

Consolatrice del Sacro Cuore di Gesù, intercedi per noi

Meraviglioso sigillo di fedeltà, intercedi per noi

Abisso di umiltà, intercedi per noi

Figlia della Santa Obbedienza, intercedi per noi

Specchio della Divina bellezza, intercedi per noi

Incendio del Divino Amore, intercedi per noi

Ardore di zelo apostolico, intercedi per noi

Arricchita di doni eccelsi, intercedi per noi

Limpidezza della Santa Semplicità, intercedi per noi

Anima eterea arsa di Amore, intercedi per noi

Gioia del cielo e della terra, intercedi per noi

Generatrice di predestinati al cielo, intercedi per noi

Fiaccola ardente nella Chiesa di Dio, intercedi per noi

Martire di penitenza, intercedi per noi

Affidata al Divino Costato, intercedi per noi

Vittima della Divina Giustizia, intercedi per noi

Pane e vino alla mensa della SS.ma Trinità, intercedi per noi

Grido vibrante del coraggio di Cristo, intercedi per noi

Liberatrice delle anime del purgatorio,   intercedi per noi

Dominatrice dell'inferno, intercedi per noi

Spada che terrorizza i demoni, intercedi per noi

Profumo delle ferite di Cristo, intercedi per noi

Sposa dello Sposo di sangue, intercedi per noi

Detentrice della scienza dei Santi, intercedi per noi

Gloria delle figlie di santa Chiara, intercedi per noi

Sposa prediletta di Cristo, intercedi per noi

Coronata di gloria, intercedi per noi

Nostra potente protettrice, intercedi per noi

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Kyrie, eleison

Christe, eleison

Kyrie, eleison

 

Prega per noi santa Veronica Giuliani e saremo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo Signore Gesù Cristo, che hai decorato miracolosamente la santa vergine Veronica con le stimmate della tua passione, abbi compassione di noi e aiutaci a crocifiggere i nostri corpi per raggiungere gli eterni gaudi. Tu che vivi e regni glorioso con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

ROSARIO MEDITATO CON SANTA VERONICA

PRESENTAZIONE

A lode di Dio, come direbbe Veronica, rivolgiamo queste poche righe a tutti coloro che hanno manifestato il desiderio di conoscere, nella semplicità, la vita interiore di Santa Veronica Giuliani e pregare alla sua scuola. Abbiamo scelto il Rosario perché è la preghiera che lei stessa usò come valido strumento per combattere il "maligno" e per la conversione dei peccatori. Con il Rosario inoltre, ogni cristiano ha la possibilità di verificare il proprio cammino di fede confrontandosi con la Parola di Dio. Per favorire la meditazione dei misteri vengono proposti brevi e significativi passi dal Vangelo di S. Giovanni; di seguito sono citati alcuni pensieri tratti dal Diario della Santa, che mostrano come ella abbia intensamente vissuto la Parola di Dio; l'invito alla riflessione personale ed alla preghiera predispongono il cuore all'AVE MARIA.

Misteri Gaudiosi 

L'ANNUNCIAZIONE (LC 1,26-38)

Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre. l'ho fatto conoscere a voi.

Veronica“Gesù richiede che io risponda alle sue di­vine chiamate perché Egli possa prende­re in me il dominio di tutto.”

Riflettiamo   Noi abbiamo cocienza che il Signore ci chiama ad una profonda intimità con Lui, perché possiamo compiere nella vita quotidiana la sua volontà?

 

LA VISITAZIONE (LC 1,38-45)

Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e por­tiate frutto e il vostro frutto rimanga. Giov. 15,16    

Veronica: “Qui ebbi un'intima cognizione sulla ve­ra pace del cuore, poiché da questa vie­ne anche la pace esteriore e tutto il no­stro operare si fa in pace e sempre si ope­ra con la pace. Oh pace! Capo di pace! Quanto siete po­tente Divina Volontà! Voi siete questa pace, in Voi mi fermo.”

Riflettiamo   Nella preghiera e nella nostra vita ope­rosa abbiamo la carica della pace e della gioia nella consapevolezza di compiere la Divina Volontà?

 

LA NASCITA DI GESU’ (LC 2,1-16)

Rimanete in me ed io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così an­che voi se non rimanete in me. Giov. 15,4

Veronica: “Oh felicità del niente, il quale ci fa capi­re che tutto il bene è Dio, tutto il bene viene da Dio, tutto il bene ritorna a Dio medesimo.”

Riflettiamo   Contempliamo Gesù che nascendo si fa nostro fratello e unendosi alla no­stra natura umana ci rende divini e ca­paci di compiere tutto il bene che il Pa­dre desidera.

 

LA PRESENTAZIONE (LC 2,29-11)

Io sono la vite, voi i tralci, chi rimane in me ed io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Giov. 15,5

Veronica: “Rivolta alla Vergine la pregavo perché mi volesse insegnare cosa potevo fare per es­sere tutta di Gesù.Ella mi fece intendere che io perdessi del tutto di mira me stessa se volevo congiun­germi perfettamente col Divino Amore, e mi promise di assistermi in tutto e per tutto.”

Riflettiamo   Capiamo come Gesù si offre continua­mente per noi al Padre? Come sappia­mo vivere e condividere, da veri ami­ci, la fedeltà di Gesù?

 

IL RITROVAMENTO (LC 2,41-51)

In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei di­scepoli. Giov. 15,8

Veronica: “Iddio mi dava questi ammaestramenti dello spogliamento interiore e mi mostra­va come fare per arrivare ad Esso. Biso­gna serrare le finestre dei sensi, bandire l'amor proprio, i rispetti umani e inca­tenare il proprio volere.”

Riflettiamo   Il Regno di Dio siamo noi; noi dob­biamo lasciarci usare e guidare dallo Spirito perché Lui possa donarci la pienezza della vita. Può costarci lacri­me e faticose rinunce ma non dobbia­mo tirarci indietro.

 

Misteri Dolorosi

L'AGONIA (GV 15,1-8)

Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccol­gono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Giov. 15,6        

Veronica: “Mi parve che il Signore mi comunicasse che in quell'ora in cui Egli fece sacrifi­cio della Sua volontà a quella del Padre, provò un dolore molto grande vedendo la perfida ostinazione di tutti gli ostinati e quanto poco conto avrebbero fatto del suo preziosissimo sangue.”

Riflettiamo   Gesù offre se stesso per ciascuno di noi. Come e in che cosa viviamo nel­le vicende quotidiane la nostra offer­ta al Padre?

 

LA FLAGELLAZIONE (GV 19,1)

Ogni tralcio che in me non porta frutto lo toglie e ogni tralcio che porta frutto lo pota perché porti più frutto. Giov. 15,2

Veronica: “Parevami che mi fosse rappresentato il Signore flagellato e mi diceva: "Non tro­vo chi voglia prevalersi di tal prezzo". Dio mio! Io sentendo così dissi: "Signore eccomi pronta a prevalermene io. Con le vostre sante piaghe levate da me la lebbra di tante colpe commesse e nel vostro pre­ziosissimo sangue lavate l'anima mia".

Riflettiamo   II Figlio del Padre e di Maria per amore si dona per ogni uomo e l'uomo sa solo flagellare quel Figlio "dato". Anche noi se siamo figli di Dio e di Maria dobbia­mo saperci "dare" anche se gli uomini ci danno in cambio la flagellazione.

 

LA CORONAZIONE DI SPINE (GV 19,2-3)

Un servo non è più grande del suo padro­ne. Se hanno perseguitato me perseguite­ranno anche voi, se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Giov. 15,20

Veronica: “Così dicendo mi si fece vedere tutto pia­gato con una corona di penetranti spine nel capo. Così tutta dolente io gli dissi: "Mio Dio qual'è la ragione di tale pena. Ditemela perché io vi possa mettere ri­medio. Eccovi, mio Dio, questa vita e se mille ne avessi tutte le darei per voi".

Riflettiamo   Gesù subisce e non si scompone; ci aveva avvertiti "II mondo riderà men­tre voi sarete nel pianto". Così Gesù si faceva modello di come si ama.

 

IL VIAGGIO AL CALVARIO (GV 19,17)

Se il mondo vi odia sappiate che prima di voi ha odiato me.

Veronica: “Una volta il Signore mi comparve con una grande croce in spalla e mi disse: "Che brami?" Io risposi "Codesta croce ".

Riflettiamo   Gesù cammina sotto il peso della cro­ce: anche noi nel cammino della vita dobbiamo sopportare sofferenze, umi­liazioni e rinunce.

Qual'è il nostro coraggio di coeren­za e di fedeltà alla Parola di Dio?

 

LA MORTE DI GESÙ (GV 19,30)

Nessuno ha un amore più grande di que­sto: dare la vita per i propri amici. Giov. 15,13

Veronica: “Con più chiarezza vedevo Gesù Crocifis­so. In un subito il Signore mi ha fatto in­tendere che Egli è tutto il mio bene, il mio aiuto; e tutto quello che si trova nell'a­nima di buono è tutto suo.”

Riflettiamo   Gesù muore qualcuno gli spacca il cuore, da quel cuore nasce la Chiesa. Anche noi siamo la Chiesa, anche noi siamo usciti dal cuore di Gesù spac­cato dalla lancia. La nostra vita spi­rituale costa tutto l'amore del Figlio di Dio.

 

Misteri Gloriosi

LA RESURREZIONE (GV 20,11-18)

Io sono la vera Vite e il Padre mio è il Vignaiolo. Giov. 15,1

Veronica: “Vi è stato un raccoglimento nel quale vi era anche la visione di Gesù resuscitato. Così mi diceva: "Io sono, non temere. Io sono chi sono, son tutto di tutti, son tutto di ognuno, son tutto per te".

Riflettiamo   Gesù risorto vive in ciascuno di noi nella pienezza della sua divinità e po­tenza. Noi proviamo la misteriosa gioia di essere in comunione con Ge­sù diventato nostra vita?

 

L'ASCENSIONE (ATT. 1,8-11)

Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di Verità che procede dal Padre, Egli mi renderà testimonianza. Giov. 15,26

Veronica: “Ebbi di nuovo il raccoglimento di Gesù Glorioso. Subitomi diede il bacio di pa­ce e mi fece comprendere che vuole ope­rare grandi cose in me, ma che io mi ren­da passiva a tutto e che mi disponga a nuove grazie e doni che sta per farmi.”

Riflettiamo   Gesù entra nella gloria accanto al Pa­dre ma non ci lascia soli è con ciascu­no di noi: questa è la sua promessa.

 

LA PENTECOSTE (ATT. 2,1-4)

E anche voi mi renderete testimonianza perché siete stati con me fin dal prin­cipio. Giov. 15,27 

Veronica: “Io sentivo un fuoco nel cuore che mi fa­ceva consumare. Ad altro non aspiravo che amare il Signore, altro non deside­ravo che Lui solo, altra volontà non vo­levo che la sua.”

Riflettiamo   La forza della Chiesa è nell'ascolto dello Spirito Santo; Maria il capola­voro dello Spirito Santo, come avrà pregato per gli Apostoli e quanto pre­ga per noi, perché lo Spirito ci parli e noi l'ascoltiamo!

 

L'ASSUNZIONE DI MARIA (LC 1,a6-55)

Come il Padre ha amato me così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Giov. 15,9    

Veronica: “A me pare che la Santissima Vergine ab­bia trasformato sé in me ma per far ca­pire ciò che ho provato non ho modo di raccontarlo; e qui ho appreso che, per vo­lontà di Dio, c'è un Paradiso anticipato in terra per chi fa la divina volontà.”

Riflettiamo   La vita di Maria si chiude e si apre la vita della Madre di Dio e degli uomi­ni. La "Piena di grazia" entra in Cie­lo. Quale saluto avrà ricevuto dalla Trinità? Tutta la sua grandezza è do­vuta alla sua maternità: è stata lo stru­mento del "Dono".

 

L'INCORONAZIONE DI MARIA (AP 12,1ss)

Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Giov. 15,11

Veronica: “Parevami di vedere la Santissima Vergi­ne; della sua bellezza non posso dire pa­rola. Ella stava sollevata in aria rivolta verso suo Figlio in atto di pregarlo affet­tuosamente.”

Riflettiamo   Per noi il Paradiso è vedere la gloria di Dio, vivere in Dio che è Amore. Noi siamo il Paradiso per Gesù e per Ma­ria; la loro gloria, la loro pienezza si rivela proprio così: nella salvezza de­gli uomini. Sono in Cielo ma guarda­no sulla terra e seguono la storia quo­tidiana di ogni uomo.

 

LITANIE MARIANE tratte dagli scritti di S. Veronica

Maria, figlia dell'eterno Padre,   prega per noi

Maria, madre dell'eterno Figlio, prega per noi

Maria, sposa dello Spirito Santo, prega per noi

Madre di Dio, prega per noi

Madre dell'Amore, prega per noi

Cuore di Maria che ci comunichi il di­vino amore, prega per noi

Madre di pietà e di misericordia, prega per noi

Madre fedelissima, prega per noi

Madre che ci hai promesso la tua assi­stenza, prega per noi

Madre dei dolori,  prega per noi

Madre che ci insegni il modo di patire

per puro amore, prega per noi

Madre che stavi sotto la Croce di Gesù, prega per noi

Madre del Redentore, prega per noi

Maria, nostra cara Madre, prega per noi

SS. Vergine che ci dai Gesù, prega per noi

Vergine delle grazie, prega per noi

Madre che ci puoi ottenere la grazia che

Gesù torni nei nostri cuori, prega per noi

Tesoriera di tutte le grazie, prega per noi

Madre che ci ottieni il perdono delle no­stre colpe, prega per noi

Cuore di Maria, fonte di tutte le grazie, prega per noi

Vergine tutta carità e amore, prega per noi

Vergine nostra speranza, prega per noi

Vergine nostro aiuto, prega per noi

Madre che sai che non possiamo niente, prega per noi

Vergine nostro rifugio, prega per noi

Vergine nostro conforto, prega per noi

Vergine nostra difesa, prega per noi

Madre, cui siamo stati affidati da Gesù, prega per noi

Vergine nostra maestra e guida, prega per noi

Maestra dei discepoli di Gesù,  prega per noi

Vergine maestra di orazione, prega per noi

Avvocata dei peccatori,  prega per noi

Modello di obbedienza alla volontà di Dio,   prega per noi

Modello di tutte le virtù,  prega per noi

Divina maestra della vita spirituale, prega per noi

Guida del vero amore di Gesù, prega per noi

Vergine nostra guida e strada, prega per noi

Regina della pace, prega per noi

Regina del cielo e della terra, prega per noi

 

PREGHIERA

Madre nostra Santissima, prostrati alla tua presenza, ti preghiamo di accettare l'offerta dei nostri cuori e ti chiediamo di volerli purificare secondo il tuo volere per farne un dono irrevocabile alla SS. Trinità. Amen.

 

Signore pietà,Cristo pietà, Signore pietà, Madre di misericordia e amore, prega per noi

Madre cui Gesù ci consegnò per figli, Fonte e mediatrice di ogni grazia, avvocata e speranza nostra, ambasciatrice della volontà divina, quotidiana donatrice di Gesù, Maestra di fedeltà evangelica, nocchiera verso il mare immenso di Dio, promotrice di consenso alla Croce di Gesù, guida all'adorazione della Santa Trinità! Regina del cielo e della terra, nostra sovrana Regina. 

 

VIA CRUCIS CON SANTA VERONICA

Introduzione

"Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua." (Mt.16, 24) Nel suo patire e morire, dice Giovanni Paolo II, Cristo ci svela la verità su Dio e sull'uomo. Partecipare alla via crucis vuol dire avere una parte nella croce di Cristo, vuol dire sperimentare nello Spirito Santo, l'amore che la croce nasconde in sé e riconoscere alla luce di questo amore, la pro­pria croce, prenderla sulle proprie spalle e cammi­nare con la ferma certezza che al di là della soffe­renza e della morte c'è la Vita senza fine, che sca­turisce dal costato trafitto e dal sepolcro vuoto. S. Veronica ci guiderà in questo cammino, pro­prio lei che fu in modo davvero speciale, associata alla Passione di Cristo, fino al momento più subli­me dell'impressione delle stimmate. Ma il messag­gio che Veronica ci trasmette è soprattutto un mes­saggio di amore. Ella vuole testimoniare a tutti l'immensità, la potenza, la grandezza dell'amore appassionato di Dio verso ognuno di noi, un amore che lo ha portato a morire in croce per noi e a donar­ci così la vera vita in Lui. "In un istante ho veduto il Signore, che era bello e risplendente, colle sue sante piaghe. Così mi ha detto: Io sono colui che sono, e sono tuo sposo. Essendo io sommo Amore, con amore ti ho amata, e con amore ti amo. Ed è sì grande l'amore che ti porto, che sempre ti tengo nel mio medesimo Cuore". (D. II, pag. 38)

 

Ia Stazione: GESÙ È CONDANNATO A MORTE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

O carità grande di Dio verso le anime nostre! Per tutte fece il medesimo; e tutti invitò a questo.

Egli non pensava a Sé, ma a noi; tutto faceva per noi; e tutto il suo patire ed il merito del medesimo patire, è nostro. Tanti tesori di meriti, di virtù, di ope­re, tutto è nostro; e tutto sta per noi, se lo vogliamo. È un gran punto!

Non ho potuto non piangere, considerando lo svi­scerato amore di Dio verso di me misera creatura. Gli dicevo, di cuore: "Mio Dio, sono tua. Eccomi pronta per fare il tuo santo volere ". (D. III, pag. 58)

Invocazioni

- Signore aiutaci a capire che tutto quello che hai fatto, l'hai fatto per noi. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non accogliamo i tuoi doni. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non sappiamo dirti grazie. Signore pietà, pietà di noi!

Addolorata in pianto la Madre sta presso la Croce da cui pende il Figlio.

 

2a Stazíone: GESÙ È CARICATO DELLA CROCE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Mentre facevo la processione, colla mia pesante croce, e giravo per tutte le logge del chiostro, in un subito, mi è venuta una certa applicazione e stavo come fuori dei sensi, colla mia mente tutta in Dio.

Mi pareva che il Signore mi desse un poco di sen­timento sopra la sua santa Passione; in particolare, quando Egli andava verso il Calvario, con quella pesantissima croce.

In questo punto, mi ha dato alcune comunicazio­ni e mi pareva che Egli unisse insieme con tutti i suoi patimenti che fece nella sua Passione, quel poco patire che io andavo facendo. E mi pareva che il Signore gradiva molto questo esercizio. (D. I, pag. 575)

Invocazioni

- Gesù, aiutaci a capire e a fare la tua volontà. Signore pietà, pietà di noi!

- Gesù, aiutaci ad accettare la sofferenza. Signore pietà, pietà di noi!

- Gesù, aiutaci ad accogliere il tuo amore. Signore pietà, pietà di noi!

Immersa in angoscia mortale geme nell'intimo del cuore trafitto da spada.

 

3a Stazione: GESÙ CADE LA PRIMA VOLTA

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Mentre pensavo all'amore infinito di Dio, dissi: "Mio Dio, l'ingratitudine ed ostinazione di noi, verso di Te, ti fecero sudar sangue". Compresi che l'eccesso di amore che Gesù portava a tutto il gene­re umano, quell'amore infinito che l'aveva fatto venire in terra per redimere col suo sangue le anime nostre, volle versarlo tutto.

Qui sì che mi fece penetrare bene quanto ha fatto per quest'anima mia; perché quello che ha fatto per tutti, l'ha fatto per ciascuno in particolare; e mi pareva sentirlo dire: " Tutto ciò Io l'ho fatto per te. " (D. II, pag. 609)

Invocazioni

- Per tutte le volte che chiusi nel nostro egoismo, dimentichiamo il sacrificio d'amore che hai com­piuto per noi. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che la nostra vita non è una con­tinua e generosa offerta per tutti i fratelli in diffi­coltà. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non ci apriamo al perdono e alla misericordia. Signore pietà, pietà di noi!

Quanto grande è il dolore della benedetta fra le donne, Madre dell'Unigenito.

 

4a Stazíone: GESÙ INCONTRA SUA MADRE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

In un tratto, mi sono trovata nella penetrazione di quella pena e dolore che patì Maria Santissima, quando incontrò Gesù nel viaggio al Calvario. Si ab­bracciarono insieme Figlio e Madre; e quei due cuo­ri trafitti si unirono in un solo cuore conforme alla divina volontà e si stabilirono di stare, fermi e dispo­sti al decreto divino; uniformi in volere e tutti attenti alla nostra redenzione. Maria SS.ma è stata coa­diutrice al suo Figlio; tutto ciò che faceva il Figlio, lo faceva Lei; tutto ciò che pativa il Figlio lo pativa Lei; ma le pene maggiori erano quelle interiori. Vedevano il poco conto che avrebbero fatto tutte le creature di un prezzo così grande e quanti, quanti non volevano prevalersene! (D. III, pag. 1175)

Invocazioni

- Per tutti quei figli che fanno soffrire le loro ma­dri. Signore pietà, pietà di noi!

- Per chi si trova nella sofferenza e non confida nella protezione di Maria. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutti coloro che non si lasciano accompagna­re dalla presenza silenziosa di Maria. Signore pietà, pietà di noi!

Piange la Madre pietosa contemplando le piaghe del divin suo Figlio.

 

5a Stazione: GESÙ AIUTATO DAL CIRENEO

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Il Signore mi ha detto: "Ed Io voglio che tu par­tecipi delle pene che io ebbi, mentre andavo al Cal­vario. " Così dicendo, ha cavato la croce dalla sua spalla e l'ha messa sopra le mie; ma io sono casca­ta per terra. Ed il Signore mi ha fatto rialzare. In questo mentre, sono ritornata in me, e sentivo il pe­so della croce. Ero più morta che viva; non avevo più fiato; appena potevo respirare.

Dicevo: "Signor mio, in unione di quel patire che facesti sotto il peso della croce, io ti offro questo poco che ora patisco. Sia fatta la tua volontà". (D. I, pag. 890)

Invocazioni

- Per tutte le volte che, per orgoglio, siamo incapa­ci di metterci a servizio degli altri. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che chiudiamo il cuore a Cristo che passa. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non partecipiamo al dolore degli altri. Signore pietà, pietà di noi!

Chi può trattenersi dal pianto davanti alla Madre di Cristo in tanto tormento.

 

6a Stazione: LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESU’

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Nel punto di questa meditazione, mi pare di aver capito che, appunto in quell'incontro in cui Vero­nica vide Gesù, Egli era caduto, per la terza volta in terra, sotto la croce, ed aveva il suo santissimo volto tutto coperto di sangue, di polvere e di sputi. Men­tre tutte le creature correvano chi per curiosità chi per oltraggiare Gesù, ella, questa matrona e serva, che stava sulla porta della sua casa, si cavò l'asciu­gatoio, (il panno) che aveva in capo e senza riguar­do alcuno, lo porse a Gesù, perché si asciugasse il volto; ed ebbe nelle sue mani la vera effige della faccia di Gesù, ma molto di più nell'anima Iddio medesimo. (D. III, pagg. 1184-1185)

Invocazioni

- Per tutte le volte che non sappiamo riconoscerti in chi ci sta vicino. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che con la nostra indifferenza feriamo i fratelli. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che per paura di esporci, non siamo testimoni della Verità. Signore pietà, pietà di noi!

Chi può non provare dolore davanti alla Madre che porta la morte del Figlio?

 

7a Stazione: GESÙ CADE LA SECONDA VOLTA

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Ho compreso che non era la pesantezza del legno, che così spesso lo faceva cadere, bensì, la pesantez­za delle colpe e delle ingratitudini di tutto il mondo.

Vi ero anch'io e gli passava il cuore, nel vedere che dovevo essergli così ingrata.

O amore grande di Dio! lo con l'ingratitudine lo conducevo alla morte e morte di croce, ed Egli con amore infinito sborsava tutto il suo sangue per l'a­nima mia. (D. 11, pag. 792)

Invocazioni

- Per tutte le volte che non sappiamo riconoscere le tue opere. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non ringraziamo Te, nelle persone dei nostri fratelli. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che voltiamo le spalle alla tua misericordia. Signore pietà, pietà di noi!

Per i peccati del popolo suo Ella vede Gesù nei tormenti del duro supplizio.

 

8a Stazione: GESÙ CONSOLA LE DONNE DI GERUSALEMME

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Me ne andai in alcune stanze per non essere sen­tita; e lì, con sospiri e con lacrime, mi posi a chia­mare con voce assai forte il mio dolcissimo Gesù. Ora gli dicevo: "Mio Sposo, vieni, perché io non posso più stare senza di Te". Ora lo chiamavo Padre e con amoroso affetto tutta a Lui mi rassegnavo.

Ma non so che sorta di stravaganza sia questa. Avevo tutte queste cose che qui accenno, eppure mi servivano di pena, ed era pena tale, che, se durasse troppo, non so come si farebbe a vivere. Alla fine inco­minciai a chiamarlo Re pacifico. Così andavo dicendo: "Vieni, mio Bene, vieni, mio Dio, dai pace a questo povero cuore". Dicendo così, sentii nell'intimo del cuore che presto sarei consolata. (D.1, pagg. 193-194)

Invocazioni

- Per tutte le volte che abbiamo rifiutato il tuo Amore. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che abbiamo preferito altro a Te. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non ti abbiamo riconosciuto Re sulla croce. Signore pietà, pietà di noi!

Per noi Ella vede morire il dolce suo Figlio solo, nell'ultima ora.

 

9a Stazione: GESU’ CADE LA TERZA VOLTA

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Nella terza cascata che fece, mentre andava al Calvario ... mi pareva che il Signore, mi dicesse, che io gli chiedessi qualche grazia ... perché Egli tutto mi avrebbe concesso. Io dissi: "Mio Dio, io altro non voglio che amarti e fare la tua volontà". Mentre così dissi mi parve che quella Umanità san­tissima mi si dimostrasse, con volto tutto giulivo e molto bello. Mi diede la sua benedizione e subito disparve. (D. I, pagg. 577-578)

Invocazioni

- Per tutte le volte che rifiutiamo la croce come fonte di salvezza. Signore pietà, pietà di noi!

- Quando Signore non ci accorgiamo della soffe­renza dei nostri fratelli. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non ci fidiamo di Te, Signo­re, datore di ogni bene. Signore pietà, pietà di noi!

O Madre, sorgente di amore, fa che io viva il tuo martirio fa ch'io pianga le tue lacrime.

 

10a Stazione: GESU’ È SPOGLIATO DELLE VESTI

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Qui vi fu la partecipazione di quelle pene che patì Gesù quando lo spogliarono: si rinnovarono tutte le piaghe nel suo santissimo corpo nel cavargli la veste; gli cavarono di nuovo la corona di spine e gliela rimisero subito. Questa seconda coronazione fu tormento grande; mi pare che anche a questo mi partecipasse il Signore. Questo dolore dava senti­mento allo spirito, mi teneva con la mente più appli­cata a Dio, ogni puntura serviva di voce per chiede­re grazie a Dio. (D. V, pag. 240)

Invocazioni

- Quando Signore, non ci spogliamo di noi stessi per poter essere rivestiti di Te. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non ci impegniamo nell'in­staurare un clima di pace attorno a noi. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non ci convertiamo a Te. Signore pietà, pietà di noi!

Fa che arda il mio cuore nell'amare il Cristo-Dio, per essergli gradito.

 

11a Stazione: GESÙ È CROCIFISSO

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

In quel punto, Iddio mi partecipò un poco di quel­le pene che patì Gesù, quando lo innalzarono in croce. Nel piantare in terra la Croce, lo fecero con tale empietà, che si venne a dare una scossa a tutto quel santissimo corpo e si rinnovarono tutti i dolori delle ferite. Gesù stava tutto attento ad offrire per noi tutto se stesso; e con che amore lo faceva! Questo fu tanto ardente, che lo dimostrò in tutto; specialmente però, pregando il suo Eterno Padre, perché volesse perdonare i suoi carnefici che non sapevano cosa facevano. (D. III, pag. 80)

Invocazioni

- Signore per tutte le volte che non siamo pronti al perdono. Signore pietà, pietà di noi!

- Gesù per tutte le volte che non accogliamo il tuo perdono. Signore pietà, pietà di noi!

- Cristo, per tutte le volte che non amiamo Te e i fratelli. Signore pietà, pietà di noi!

Ti prego, Madre santa: siano impresse nel mio cuore le piaghe del tuo Figlio.

 

12a Stazione: GESÙ MUORE IN CROCE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

In un tratto ebbi il raccoglimento colla visione di Gesù e di Maria santissima ... Gesù parlava, non con voce, ma con amore del cuore; mi diceva: "Io sono tutto per te, e tu che fai?".

Mi pareva che l'amore del cuore facesse risposte alle proposte richieste, ma tanto unite che pareva una medesima cosa.

L' anima si trovava in un tratto assorbita in amore; ma come fosse, io non lo so.

In un tratto mi pareva che Gesù dicesse: "Io che ti amo tanto, tanto... vedi cosa ho fatto per te, e repli­cava per te e tu che farai per me?" (D. V, pag. 202)

Invocazioni

- Nostro Signore e maestro, che ti sei fatto servo per noi. Signore pietà, pietà di noi!

- Cristo Gesù che sei morto in croce per noi. Signore pietà, pietà di noi!

- Re dei re che ci hai dato la vita attraverso la tua morte e resurrezione. Signore pietà, pietà di noi!

Uniscimi al tuo dolore per il Figlio tuo divino che per me ha voluto patire.

 

13a Stazione: MARIA SANTISSIMA AI PIEDI DELLA CROCE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Mentre facevo orazione, per i peccatori, mi venne il raccoglimento colla visione di Gesù crocifisso e della B. Vergine Addolorata, ai piedi della Croce. Il Signore mi ha detto, che veniva, per trasformarmi tutta in Lui e per segnarmi con i sigilli delle sue pia­ghe. Ed io, rivolta alla SS. Vergine le ho detto: "Ec­comi pronta a tutto. Vergine santissima in persona mia, offri te stessa con tutti i tuoi meriti, pene e dolori che hai patito sotto la croce e nel tempo della santissima Passione. Chiedi perdono e pietà per me al tuo Figlio. Io non posso niente. La Vergine si è posta ai piedi del suo Figlio, ed ha fatto tutto in un istante. (D. I, pag. 896)

Invocazioni

- Per tutto il sangue innocente sparso in ogni parte del mondo a causa delle guerre e delle ingiustizie. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le giovani vite stroncate dalla droga e dai falsi ideali. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le mamme che piangono i loro figli per­duti. Signore pietà, pietà di noi!

Con te lascia che io pianga il Cristo crocifisso finché avrò vita.

 

14a Stazione: GESU’ È DEPOSTO NEL SEPOLCRO

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Grandi cose Iddio mi ha fatto capire sopra quella parola: "Consummatum est!" È finito! Pare che m'abbia fatto capire che Lui, dall'altare della croce, ci fece intendere lo sviscerato suo amore.

Esso aveva compiuto tutto, restava a noi comin­ciare; la creatura dovrebbe in un subito dar princi­pio a vivere per Dio e con Dio; perché noi non sia­mo creati per noi ma per Iddio! (D. III, pagg. 38-39)

Invocazioni

- Per tutti quelli che soffocano la verità nell'ingiu­stizia. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non abbiamo testimoniato la fede nella Resurrezione. Signore pietà, pietà di noi!

- Per tutte le volte che non abbiamo annunciato ai fratelli la gioia del Cristo Risorto. Signore pietà, pietà di noi!

Quando la morte dissolverà il mio corpo aprimi, Signore, le porte del cielo accoglimi nel tuo regno di gloria. Amen

 

 

NOVENA A SANTA VERONICA GIULIANI

NOVE GIORNI CON VERONICA

Dalle pagine del Diario ecco Veronica, esempio luminoso di quanto sia potente e trasformante l'Amore di Dio quando viene accolto dalla creatura. I suoi pensieri, serviranno

a darci un'idea di quanto Veronica abbia lasciato agire il Signore nella sua vita e di come la sua santificazione sia avvenuta in maniera ordinaria, nonostante la straordinarietà delle sue esperienze mistiche. Se infatti riusciremo a cogliere dalla Santa una testimonianza di vita, ella potrà essere ancora oggi, via alla conoscenza del Signore, alla salvezza. Ecco il senso di questa "Novena" con Veronica.

 

1° giorno: S. Veronica: una vita aperta al disegno di Dio

Dal diario: « Il Signore mi ha fatto ricordare quello che operò nell'anima mia il giorno che dovevo vestire l'abito religioso. Tutta la notte mi tenne desta, con farmi apprendere quello che dovevo fare, in che modo lo dovevo fare, con quale fervore.

Mi accese in modo, che non trovavo luogo. Mi levai la mattina due o tre ore avanti il giorno, e sentivo certa applicazione di pensare allo sposalizio che stavo per fare con Gesù.

In un attimo, mi comparve Gesù Bambino..., e parevami che mi richiedesse, per via di comunicazione, un fermo proposito di non volere ammettere nella mia mente cose di mondo, di non avere ardire di darne una vinta alla mia umanità e di stare tutta disposta a fare la volontà di Dio, con patto che Esso mi avrebbe fatto tante grazie, se gli avessi di cuore corrisposto. Conobbi che mi richiedeva una morte totale di me stessa, con ogni sorta di privazione propria; ma sempre con la mortificazione in mano.

Tutto ciò lasciò ansia di eseguire tutto per pura gloria di Dio; e parmi che mi lasciasse certo lume di cognizione di me stessa. Presi il santo abito con qualche sentimento, e, posto che ebbi il piede sulla porta della clausura, parvemi che mi si partisse ogni altro pensiero. Solo restò nella mia mente quello che dovevo fare per corrispondere a Dio. 99 (Vol. 11, 775 ss)

Leggere e meditare Gv. 15,14-16

Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone, ma vi ho chiamati amici, per­ché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto cono­scere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chie­derete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.

Preghiamo Dio, fonte di ogni bene, che ci hai scelto nel tuo Figlio prima della crea­zione del mondo, per essere santi e im­macolati al tuo cospetto nella carità: fa che sull'esempio di S. Veronica sap­piamo rispondere al tuo disegno di amore sotto l'azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo Nostro Signore. Amen. 

2° giorno: S. Veronica: un'esistenza invasa da DIO AMORE

Dal diario: « Sebbene stessi facendo le fatiche ed opere manuali a volta a volta, mi venivano alcuni impeti e rapimenti della mia mente, tutta in Dio Solo.

Questo Dio Solo dava certi lumi all'anima e si faceva sentire che la volesse del tutto spogliata, e nel medesimo punto, pareva che la rendesse tale; ed allora pareva che l'anima godesse. Questo Dio Solo che ora vado dicendo, non so bene se lo potrò spiegare e dare ad intendere. Pare cosa difficile. Contuttociò, per fare la santa obbedienza, dirò quel tanto che ho sentito con affetti, con lumi, con visioni.

Prima, stando l'anima mia, con quei rapimenti, trasportata, come di volo, tra le braccia di Dio, in un istante, si sente tutta unita col suo sommo ed Unico Bene. Allora Iddio fa conoscere all'anima, che ella sta tutta con Esso lui solo. Solo questo conoscimento pare che apporti all'anima più sorte di ammaestramenti; ma questi­ammaestramenti io non posso descriverli, perché sono per via di comunicazione. L'anima non opera, non parla, non fa niente; ma solo conosce che il divino facitore opera meraviglie in lei. Nel solo lume, che ella ha di questo Dio solo, prova il paradiso anticipato.

Oh! quanto fa questa chiarezza di Dio Solo! In un istante si fa conoscere onnipotente,

e fa comprendere e vedere alla medesima anima questa sua onnipotenza. Con questa

le dà cognizione così intrinseca, che ella ben conosce che non può niente; ma si sente tanto contenta della operazione che fa Iddio in lei, che, per mezzo di questo, ella comprende questo Dio Solo essere quello che opera tutto. "

Leggere e meditare Lc. 10,38-42

Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Es­sa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedu­tasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molto servizi. Pertanto, fat­tasi avanti, disse: "Signore, non ti curi che mia sorel­la mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". Ma Gesù le rispose: "Marta, Marta, tu ti preoc­cupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta".

Preghiamo Con le stesse parole di Veronica ti pre­ghiamo: "La grazia del vostro amore sbandisca da noi ogni impedimento ed ostacolo dell'unione che dovrenuno fa­re con Voi. Dateci, Signor mio, un cuo­re puro, una vera umiltà e perfetta ras­segnazione al vostro volere, ed uno stacco tale da tutto e da noi medesime, acciò siamo una stessa cosa con Voi. Le nostre potenze vi offriamo, e tutte ci confermiamo e consacriamo a voi". 

3° giorno: S. Veronica: una vita sostenuta dalla fede e dalla speranza

Dal diario: «Questa notte, nella rinnovazione del dolore, mi è parso che Iddio mi abbia dato lume particolare di me stessa e dolore delle proprie colpe. In questo mentre, mi pare che m'abbia fatto un rimprovero: chè io non opero con pura fede, come Esso mi fa capire e mi vuole in questo esercizio di continuo.

Ho sentito qualche effetto speciale, quando ho fatto qualche opera con vera fede. Così, per esempio, mi è avvenuto in qualche occorrenza che mi è stata richiesta qualche cosa sopra le mie forze e parevami impossibile.

Nel medesimo tempo sentivami ravvivare la speranza e la fede in Dio e facevo quell'opera con facilità. Questo atto davami tal vigore ed aprivami una strada più segreta: chè la fede fa crescere la virtù e avvalora ogni nostra operazione, in noi e coi prossimi. Qui, apprendevo che io dovevo studiare di far praticare ai prossimi le opere con viva fede; non in modo di ammaestramento, ma per modo di opera di carità. Nel medesimo tempo avevo il modo come dovevo portarmi in ciò; e vedevo di quanto aiuto mi sarebbe stata la maniera ed il modo come io dovevo far questo.

Mi pareva che Iddio ravvivasse intimamente la fede che io avevo in Lui; e mi pareva capire che ogni atto solo di carità esercitato verso il prossimo con fargli fare qualche cosa con sentimento di fede, e (con esortarlo) per via di qualche ricordo e modo di discorso che pensassimo bene per chi dovevamo operare sarebbe stata cosa di grande suo gusto; e che, per mezzo di ciò, avrei imparato il vero modo di operare con pura fede. 99 (Vol. II, 732 ss.)

Leggere e meditare Mt. 14,24-33

La Barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro cam­minando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura". Pie­tro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque". Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca si mise a camminare sulle ac­que e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s'impaurì e cominciando ad affondare, gridò: "Signo­re, salvami!". E subito Gesù stese la mano, lo affer­rò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubi­tato?"Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quel­li che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, escla­mando: "Tu sei veramente il Figlio di Dio!".

Preghiamo Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che pro­metti, fà che amiamo ciò che coman­di. Per Cristo Nostro Signore. Amen. 

4° giorno: S. Veronica: "figlia del Crocifisso"

Dal diario: « Ebbi il rapimento, nel quale vi fu la visione di Nostro Signore, il quale aveva in mano una gran croce. Così mi disse: Questa è quella con cui ti ho dotata: ora col patire parteciperai ai frutti di questo tesoro. Così vien chiamata la croce dai miei amanti.

Mentre così dicevami, davami intima cognizione sopra la preziosità del patire, facevami penetrare che tutti i veri tesori si trovano nella croce, e facevami capire che, avendomi Lui data la croce per dote nello sposalizio, veniva a darmi il possesso di tutto quello che Esso meritò nella sua passione e morte di croce, ed anche veniva a farmi partecipare i frutti del merito infinito del suo, prezioso sangue e di tutti i suoi meriti.

Leggere e meditare Mt. 16,21-25

Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffri­re molto da parte degli uomini, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo gior­no. Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a pro­testare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore, questo non ti accadrà mai". Ma egli, voltandosi, disse a Pie­tro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, per­ché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". Allora Gesù disse ai suoi discepoli. "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua cro­ce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vi­ta, la perderà; ma chi perderà la propria vita per cau­sa mia, la troverà".

Preghiamo Signore Gesù, che per compiere la vo­lontà del Padre ti sei offerto alla Croce e hai voluto associare in maniera spe­ciale S. Veronica ai tuoi patimenti, concedici di contemplare le tue soffe­renze e di completarle in noi a favore del tuo corpo che è la Chiesa.  Tu che vivi e regni nei secoli dei seco­li. Amen. 

5° giorno: S. Veronica: anima eucaristica

Dal diario: « Di questo divin Sacramento avrei voluto che tutti ragionassero, acciò una volta avessero ben penetrato questa grande invenzione d'amore, che ha trovato Iddio per restare con noi per cibo delle anime nostre, a nostro prò!

Oh! Dio! È un punto che fa impazzire il sol pensarci. Oh! pensate chi lo riceve con sentimento! E chi con vero sentimento lo tiene nelle mani come voialtri sacerdoti! Io penso che non siate in voi in quell'atto della consacrazione, oppure vi segtiate mutati in un Dio medesimo.

Son d'avviso che diventiate come fuoco, e, tenendo fra le mani il divino amore, penso che abbruciate tutti, e che non possiate spiegare con parole quanto in quel punto fa ed opera il divino facitore nelle anime vostre.

Io delle volte fra me faccio un poco di discorso, e vado pensando che, se davvero ci pensassimo a questa opera divina, certo che si impazzirebbe per veemenza e forza che dà un tanto amore.

Oh! Dio! il nostro cuore divien tempio della SS. Trinità. Si può dire di esso in quell'atto della comunione: Ave, templum totius Trinitatis. Quello che mente umana non può capire, viene ad intrinsecarsi ed unirsi colle anime nostre, e farsi una stessa cosa in noi. E chi mai non si risolverà ad amare chi tanto ci benefica e ci ama?

E come si ha da fare, per riposare la notte avanti, chi pensa ciò? Io. non credo che si abbia voglia del riposo del corpo, ma che tutti i nostri pensieri siano, come si può fare per prepararsi ad un tanto bene.

Leggere e meditare Gv. 6,48-58

Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno man­giato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso, dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: "Come può costui darci la sua carne da mangiare?". Gesù gli dis­se: 'In verità, in verità vi dico: se non mangiate la car­ne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nel­l'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi man­gia questo pane vivrà in eterno".

Preghiamo Concedi, Signore, di partecipare con fede al sacrificio eucaristico e di ac­costarci con cuore puro alla mensa del Corpo e Sangue del tuo Figlio, affin­ché si accresca in noi la vita divina. Per Cristo nostro Signore. Amen 

6° giorno: S. Veronica: discepola della beata Vergine

Dal diario: « Mi sono ritrovata in un luogo spazioso e bello; nel mezzo di esso vi era un bellissimo trono nel quale stava a sedere la gran Madre di Dio.

Il suo aspetto, la sua bellezza narrare non posso. Ella risplendeva più che non è il sole; anzi il sole materiale pare tenebre, al pari di questa luce. Aveva una veste tutta d'oro, coperta di bellissime gemme, lavorata con esse industriosamente; e, ad ogni gemma, vi erano queste parole: Mater Amoris. Ella teneva Gesù Bambino in braccio, il quale era così vago e bello, che mi rubava il cuore. In un subito, comparvero molti santi e sante e moltitudine di Angeli i quali, con una dolcissima armonia, dicevano: Vieni, sponsa Christi, con quel che segue. (Vol. I, 794)

Mentre il mio confessore mi consegnò per Maestra la B. Vergine e mi diete il modo come dovevo portarmi con detta Maestra, in quell'atto parvemi di apprendere che la B. Vergine di già mi aveva accettata per discepola. (Vol. II, 662). Gesù ha rinnovato lo sposalizio, e mi ha confermato il nome di Veronica, con aggiungermi Veronica di Gesù e Maria (Vol. II, 1284) " Leggere e meditare Gv. 19,25-27

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cléofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il di­scepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio! "Poi disse al discepolo: "Ecco la tua ma­dre!" E ila quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Preghiamo Trinità beata, che hai scelto Maria come "Figlia, madre e sposa" (S. Francesco) e le hai affidato come fi­glia e discepola S. Veronica: concedi­ci di meditare la vita e le virtù di una tale Madre, e di lasciarci guidare da lei nella sequela del Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.  

7° giorno: S. Veronica: figlia della Chiesa

Dal diario: « (Io dicevo): Sposo dell'anima mia, per mezzo della vostra ss. passione io vi domando {'n grazia la conversione dei peccatori. Tl Signore mi disse: Oh! Se tu sapessi come sono in numero senza numero! Dappertutto non vi è altro che peccatori e peccatrici; commettono sì gran peccati, che piuttosto devo mandare castigo che perdono.

Sono divenuti come bestie; non pensano né a me né all'anima propria. In questo mentre diede intima comunicazione, e fecemi comprendere che il suo amore altro non desidera che d'infondersi nelle anime, o per via di lumi o per via di constrizioni o per via di chiamate ed illustrazioni interne che Esso loro dà; ma poche o nessuna se ne vuole servire.

E così dicendomi, ha detto a me: E tu che vuoi fare? - 0 Signore, io se potessi, vi vorrei amare, per me e per tutti quelli che non vi amano.

Questo voglio, dissemi il Signore, e subito spari. Io ritornai in me; ma stavo come fuori di me, attonita di tante grazie. Altro non potevo dire: Signore, vi offerisco le vostre sante piaghe. Esse siano voci per me e vi ringrazio di tutto quello che avete concesso a quest'anima.

Io non potevo parlare per il dolore che mi sentivo delle offese fatte a Dio. Sospiravo, piangevo e dicevo: Mio Dio, ho offeso voi. Questo mio dire mi cresceva la pena; ed io, con bracci aperti, andavo dicendo: Signore, pietà, perdono! (Vol. 1, 898)

Leggere e meditare Gv. 10,7-16

Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore, tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti, ma le pecore non li hanno accolti. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbia­no la vita e l'abbiano in abbondanza.

Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'o­vile, anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pa­store.

Preghiamo Cristo Salvatore, che accresci sem­pre la tua Chiesa con frutti di santità e di nuovi figli, e che hai reso S. Ve­ronica compartecipe del tuo sacrificio redentore: concedici di essere membra vive del tuo Corpo per la salvezza di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Si­gnore. Amen. 

8° giorno: S. Veronica: modello di umiltà e di obbedienza

Dal diario: « Questa mattina, nella comunione spirituale, pare di averci avuto il rapimento nel quale il Signore mi ha dato comunicazione intima sopra l'annientamento di me stessa; e come mi possa prevalere di tutto il mio operare. Qui vi è stato il lume dell'impotenza mia; e, in questa comunicazione, Iddio mi ha fatto conoscere che, per via di annichilazione e di conoscimento proprio, si trova la santa umiltà la quale è la radice di tutte le virtù.

Ma per fare l'albero fruttuoso e fiorito vi vogliono questi aiuti: cioè annichilazione, disprezzo, spogliamento e mortificazione continua, annegazione di tutto, eziandio nelle cose spirituali.

Tutte queste cose vi vogliono per accompagnare la santa umiltà; ed ella è la guida di tutto. Ma non si pub praticare, se uno non è del tutto accordato colla divina volontà. Un tantino di nostro gusto... manda a terra il fondamento e tutto l'edificio. (Vol. I, 762s.)

Vennemi gran lume sopra il punto dell'obbedienza e, nel medesimo tempo, provai un so che in me, che mai più l'ho provato. Parevami sentir rompere e levare da me quella ostinazione impossibile a potermi vincere.

Di qui appresi di quanto gran bene è l'obbedire; e parvemi che tutti i mali vengono ed hanno origine da qualche nostro proprio volere; e che, obbedendo, con prontezza, con generosità e per puro amore di Dio, ogni cosa torna in bene. O santa obbedienza, di quanto gran bene sei alle anime fedeli! » (Vol. II, 529)

Leggere e meditare Mt. 20,20-28

Allora gli si avvicinò la madre dei Figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: "Che cosa vuoi?" Gli rispose: "Dì che que­sti miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". Rispose Gesù: "Voi non sa­pete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?" Gli dicono: “Lo possiamo”. Ed egli soggiunse: `71 mio calice lo berrete, però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia si­nistra; ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio ". Gli altri dieci, udito questo, si sde­gnarono con i fratelli; ma Gesù chiamateli a se, disse: “I  capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra di voi, ma colui che vorrà diventare grande tra di voi si farà vostro servo, e colui che vor­rà essere il primo tra di voi, si farà vostro schiavo, ap­punto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in ri­scatto per molti”.

Preghiamo Signore Gesù, che hai detto: "Colui che vorrà essere il primo tra voi, sia vostro servo" (Mt. 20,27), concedici di riconoscere che ogni bene procede da te, e che nel tuo Regno d'amore "servire è regnare". Tu che vivi e regni nei secoli dei seco­li. Amen. 

9° giorno: S. Veronica: modello di carità verso Dio e il prossimo

Dal diario: « Il Signore mi fece intendere che a chi l'ama davvero e si mette tutto a sua disposizione, Egli comunica più del suo amore; perché l'Amore va con amore. Così ad un'anima che ama, l'Amore si comunica ed Esso, comunicato che è, subito, opera; e così tutto quello che la detta anima fa, non fa Lei, ma l'Amore che sta in lei.

Ora il divino Amore si posa nell'anima e si fa sentire. Ella non trova luogo di riposo; si sente smanie !amorose. Ora con gridi, ora con silenzio, ella sempre ragiona don l'Amore.

L'Amore fa parlare e, nel medesimo parlare, si fa sentire all'anima.

In un istante la pone in silenzio e fa che ella lo senta, lo provi e comprenda, in qualche modo.

Ma ella di ciò non può dir parola, perché Esso è infinito, incomprensibile, immenso; e meno se ne parla, più si dice di Esso. In una parola, nessuno può narrare le sue grandezze e nessuno le può comprendere. E tutto ciò Esso Amore fa capire alla medesima anima e, nel medesimo tempo, ella sta tutta assorta e fuori di sé, ma tutta unita a questo Amore. (Vol. II, 121 s).

Mi ha fatto conoscere che la vera carità consiste in fare quell'opera, con ogni spogliamento e senza interesse alcuno, né verso le creature, né appresso a Dio; e perché sia tutta indirizzata a gloria di Dio si deve, prima, avere quella pura e retta intenzione di farla solo per amore e con amore.

La carità senza amore di Dio, è come una cosa morta. L'amore è quello che l'avvalora e le dà vita.

Così mi ha fatto conoscere che sono tutte le altre virtù. Senza la vita di questo amore puro, tutto è morto, e sono come non fossero.

In questo punto, mi ha fatto capire che, come sarò introdotta nella scuola del suo amore, allora conoscerò bene tutte queste cose  (Vol. II, 31)

Leggere e meditare Gv. 14,21-24

Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e an­ch'io lo amerò e mi manifesterò a lui. Gli disse Giu­da, non l'Iscariota. "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?" Gli rispose Ge­sù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Pa­dre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole, la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato".

Preghiamo O Gesù, che nell'amore hai riassunto tutta la Legge e i Profeti concedici di amare Te sopra ogni cosa e il prossi­mo come noi stessi. Tu che vivi e re­gni nei secoli dei secoli. Amen.



 

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